mercoledì 25 maggio 2016

Mercoledì dei soprannomi in Galliatese: Luminäntra da viva – quinta parte

Mercoledì dei soprannomi in Galliatese
Continuiamo questo nuovo appuntamento prendendo direttamente spunto da Galliate Parole e Fatti Volume Terzo – Pag 469

Sull'origine e la formazione dei soprannomi a Galliate, e sull'ambiente da cui via via nascevano, illuminante per noi - a tanta distanza  di tempo - il vivace 'racconto del mistero' "Luminäntra da viva" dell'allora 95enne Maria Fonio (Şménza), ved. Belletti (Didò), che volendo puoi leggere per intero in III 113 sgg.
Noi in questa sede ci limitiamo a riprodurne la parte essenziale, corredata di traduzione letterale e adeguato commento.
Quinta Parte
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Ma 'n òmu insê bravu l'éva spuşà 'na sghèrbia (ma un uomo così bravo aveva sposato un'arpia). L'éva 'na Catägna d'in Ruamêtu (era una Catteneo di Rugamutta, ora via dott. Parma). Ch'l'éva una şghèrbia i pu żiru dabòn, parchè i stéva ' stösa cà, êus' a êusu (che fosse un'arpia, io lo posso dire davvero, perché stavamo nella stessa casa, uscio a uscio). E 'sa midîn Pavlina, luminäntra (nominandola) da viva, l'éva änca 'na grän curiuşón, e änca 'na grän languatón (e questa mia zia Paolina, nominandola da viva, era anche una gran curiosona, e anche una gran linguaccia.
A büteva i sò bècu e i sò naşu dapartôtu (metteva il suo becco e il suo naso dappertutto). Quän ch'a gnéva mişdê, l'éva squas sénpru là ' pôş da rêusu a şbarlugè e ' naşè sa ch'jéva faj da mangè, o sa ch'l'évji a fêuvu süi caldaru (quando veniva mezzogiorno, era quasi sempre là dietro l'uscio a cercar di guardare cosa avevamo fatto da mangiare e cosa stava cocendo nel paiolo). E pü ' spantighéva (e poi spifferava tutto in giro). E 'ndéva 'nchè curiuşè e ' ruatè int'i nòs tòc' al granè (e andava anche a curiosare e a frugare nella nostra parte di granaio).

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Il "Gruppo Dialettale Galliatese" (o quello che poi si sarebbe così chiamato) emetteva il suo primo gagliardo vagito nell'autunno del 1970. Padrino di battesimo l'allora parroco don Pettinaroli (prè Ghirighêu prete Gregorio per gli amici galliatesi).
Cit. da La Nostra storia – Gruppo Dialettale Galliatese

Nella foto: Processione – passaggio davanti all’oratorio

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